Questo progetto rimanda all’idea del primo campo visivo del bambino piccolo in braccio a una figura familiare.Le fotografie suggeriscono un’intimità, una vicinanza tattile e olfattiva. Il dettaglio del viso, il collo, ciò che sta tra l’occhio e il petto è quello che vede il bambino quando è molto vicino a qualcuno – sa che oltre quei dettagli c’è la parte non pensata di ciò che è conosciuto.Mi interessa rendere l’intuizione della presenza.Ovviamente, le immagini di Primo campo non sono ritratti convenzionali, soprattutto cercavo di restituire lo spostamento percettivo nella relazione con l’altro. Sono esplorazioni di frammenti che rendono il modo in cui vediamo il corpo dell’altro, in modo tattile, a distanza ravvicinata.Ho ingrandito queste fotografie quattro volte, per rendere l’idea di vicinanza.