lingueitalianoFrammenti di una notte (2004) 21'È il primo video sulla relazione tra le persone e le istituzioni e rappresenta qualcosa di nuovo rispetto ai miei video precedenti.È il risultato di una commissione di Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea e la AUSL (Azienda Sanitaria Locale) di Modena. I temi della marginalità e del passaggio dalla luce all’oscurità e del controllo razionale (conscio o inconsci), sono, comunque, elementi centrali nella mia ricerca. È stato girato del reparto Post Acutia dell’Ospedale di Modena dalle 8 di sera alle 7 della mattina seguente. Avevo deciso volutamente di non mostrare i malati, se non da molto lontano, Mi interessava riprendere lo stato-limite del malato che deve affrontare l’abbandono al buio e al sonno per enfatizzare l’idea di marginalità. La notte è un tempo sospeso con i suoi piccoli rituali di cure – e con loro l’infermiera, che è insieme alla struttura uno dei soggetti del lavoro – e i tempi e le luci che sono oggettive ma anche dilatate dallo stato soggettivo del malato in ospedale. Il video è anche sul passaggio dalla luce al buio e di nuovo alla luce.Come al solito, ho usato una piccola videocamera a mano che mi permetteva un’osservazione partecipe ma non intrusiva. Ho previlegiato un punto di vista decentrato. / englishThis is my first video about the relationship between people and institutions and it is something new with respect to my previous ones.It is the result of a commission by Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea and AUSL (local health authority) of Modena. The themes of light-darkness marginality, of rational control (conscious or unconscious), are, however, central points of all my research. It has been shot in the Post Acutia department in Modena’s hospital from 8 in the evening to 7 of the following morning. I purposely did not show sick people, except from far off. I decided to shoot the liminal state of a sick person who must face abandonment to the dark and to sleep in order to emphasize the marginality. The night is a suspended time with its small rituals of cures – also nurses are part of the subjects of my work – and the times and lights which are objective, but also expanded by the state of the sick person in hospital. It is also about the passage of light from darkness to light again.As usual, I used a small, handheld videocamera to be more involved in a non-invasive participatory observation. I priviledged a de-centred view.